Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Lecce, Surano coniuga l'interesse per lo studio della figura umana a una ricerca legata ai materiali. Le opere in mostra per esempio sono dipinte su broccato.
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«Corpi ed espressioni,
osservati, indagati, additati, analizzati: al microscopio ingranditi, filtrati
e interposti con filtri, reticoli e setacci; attraverso griglie geometriche,
esposi, spezzati, frantumati, riflessi in mille specchi scheggiati e rigati, da
“dentro”. È il broccato il supporto che rappresenta la loro prigione, che a sua
volta può essere la loro salvezza. Le immagini appaiono bloccate in un attimo,
i colori sono realistici capaci di bloccare il fruitore e proiettarlo nella
loro profondità prospettica.
Le immagini appaiono non
definite, ma intuibili solo da alcuni segni di colore che delineano viso e
corpo; questo lascia libero l’osservatore di intuire se l’opera è allo stato
finale o iniziale.
Il mio obiettivo è quello di
scavare nell’anima di chi mi sta di fronte, enfatizzando i volti, illuminandomi
con un uso incisivo, quasi espressi sta dei colori.
Ho avuto il coraggio di
guardare».
Salvatore Surano